PIACENZA - Il Tecnopolo di Piacenza, alla periferia della città, incuneato tra i giganteschi capannoni di Ikea e Prologis, è ospitato in una bella cascina settecentesca, Casino Mandelli, disposta intorno a un'aia e dotata di fienile. Era però molto degradata quando si decise di avviare le opere. I primi ad occupare gli spazi restaurati sono stati, già un anno fa, i tecnici di Rse (ex Cesi Ricerca).
L'area è costituita da oltre 2.000 metri quadrati di fabbricati, 350 metri quadri di ampliamento ex novo e oltre 7.000 metri quadri di area esterna. I laboratori di ricerca come il Musp - presenti nei diversi progetti delle imprese come consulenti tecnologici - sono particolarmente attivi anche nell'ambito del progetto nazionale sui distretti tecnologici.
Il Tecnopolo di Piacenza si articola su due sedi: quella di Casino Mandelli e l'Ex Officina trasformatori laboratorio Leap. Nel Tecnopolo sono presenti anche aree per l'incubazione delle imprese. Gli enti promotori sono: Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore e Comune di Piacenza (con il supporto di Camera di Commercio di Piacenza e Fondazione Politecnico di Milano). Complessivamente nell'area di Piacenza sono stati investiti, dal 2010 ad oggi, tra infrastrutture e attività di ricerca, oltre 11 milioni di euro, con un contributo della Regione di 7 milioni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA