RIMINI - Entro il 2030 oltre 1,8 miliardi di persone viaggeranno fuori dai confini nazionali ogni anno, 700 milioni in più rispetto al totale dei viaggiatori di oggi. Le motivazioni che avranno e i loro comportamenti saranno molto diversi da quelli attuali. Ad anticiparli è il report Future Traveller Tribes 2030, commissionato da Amadeus - la più grande società di elaborazione delle transazioni di viaggio che serve oltre 195 paesi con circa un miliardo di transazioni di viaggio fatturate ogni anno.
Per la ricerca, saranno sei le tipologie di persone pronte a viaggiare per il mondo. Si va dai 'Forzati del viaggio', cui si contrappone il comportamento opposto dei 'Cacciatori di gratificazioni', ai profili dei 'Puristi culturali', ai 'Viaggiatori etici', ai 'Fan della semplicità' fino agli 'Accumulatori di esperienze social'. Questi ultimi struttureranno le loro vacanze quasi unicamente in funzione dell'audience che possono raggiungere online, facendo forte affidamento sulle recensioni e raccomandazioni per validare le loro decisioni. I 'Puristi culturali', invece, considereranno il processo organizzativo di una vacanza come un'opportunità per immergersi in una cultura diversa dove il godimento effettivo dipende dall'autenticità dell'esperienza. I 'Viaggiatori Etici' baseranno i loro piani di viaggio su questioni di tipo morale, per esempio la minimizzazione del loro impatto ambientale, o l'impegno per migliorare la vita degli altri. Dall'altro lato, i 'Fan della semplicità' preferiranno offerte pacchetto, cercando di evitare il più possibile la gestione in prima persona dei dettagli. E se i 'Forzati del viaggio' saranno guidati da un obiettivo specifico, che si tratti di viaggio personale o di lavoro, e dovranno rispettare vincoli di tempo e di budget, i 'Cacciatori di gratificazioni' sono unicamente interessati ai viaggi di piacere, qualcosa che rappresenti un premio straordinario, una gratificazione per le energie impiegate nella vita lavorativa.
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