BOLOGNA - Cibo sano, attività sportiva, convivialità ed ospitalità. In una parola, benessere. E' puntando su questo che in Romagna è nato 'Wellness Valley - Romagna benessere', consorzio che riunisce strutture ricettive, ristoranti, strutture termali e stabilimenti balneari uniti da alti standard di accoglienza.
Il progetto, nato da un'idea del presidente di Wellness foundation, Nerio Alessandri, raggruppa attività caratterizzate da gestione diretta, area wellness aperta almeno dieci ore al giorno per tutta la settimana, personale competente in materia di benessere e menù definiti da un nutrizionista con almeno il 70% di prodotti locali Dop, Igp e presidi Slow Food.
Partendo da queste basi sono tre le tipologie di pacchetti proposti, con una durata variabile da quattro a sette giorni: 'Wellness valley to move', 'Wellness valley to taste', 'Wellness valley to discover'. La prima tipologia è orientata al soggiorno attivo e al movimento, dalle sedute di yoga alle escursioni in bici e in canoa; il secondo porta alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche locali, tra cucina stellata e osterie tipiche; il terzo è prevalentemente orientato a far conoscere il patrimonio storico, artistico e culturale del territorio. Tutto con una particolare attenzione alla persona e al suo equilibrio, grazie a ritmi lenti, movimento giornaliero, alimentazione bilanciata e socialità spontanea. Un progetto, questo romagnolo, che punta a intercettare una domanda mondiale di benessere destinata a crescere (stime 2014 del Global Spa & Wellness Summit) in tutto il mondo di quasi dieci punti percentuali all'anno nel prossimo quinquennio: dei 3.200 miliardi di dollari generati nel mondo dall'industria turistica nel 2013, il wellness tourism ha prodotto infatti circa 439 miliardi, classificandosi al secondo posto dopo il turismo culturale, con un'incidenza pari al 14% sul totale delle entrate turistiche.
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