Gestire le malattie croniche è tra le sfide più importanti di ogni sistema sanitario, che deve fornire sia cure appropriate per i pazienti, sia la sostenibilità economica del sistema stesso. Su questo tema si sono confrontati gli esperti oggi a Milano, durante il IV Convegno Nazionale dell'Academy of Health Care Management and Economics, nata dalla collaborazione tra Novartis, CeRGAS e SDA Bocconi.
In particolare, l'Academy ha focalizzato l'attenzione sulle scelte regionali e aziendali di presa in carico dei pazienti con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (Bpco), una patologia respiratoria complessa che può essere considerata un 'modello' per approfondire la gestione delle patologie croniche. Gli esperti vogliono verificare con un'apposita ricerca la capacità della presa in carico dei pazienti, ma anche la performance con la quale avviene il tutto. "Realizzata in collaborazione con aziende sanitarie di Emilia-Romagna e Veneto, e con il coinvolgimento di Lazio, Puglia e Toscana, la ricerca ha già fornito informazioni interessanti. Dall'analisi risulta che i pazienti in carico per la Bpco rappresentano in media il 3% del totale. Considerando che per questa patologia cronica si stima una prevalenza tra il 4 e il 6% della popolazione, è possibile avere un'idea di quanti pazienti sfuggano al sistema sanitario". I motivi sono diversi, e possono andare da una non corretta interpretazione dei sintomi della malattia alla non completa aderenza al trattamento.
"L'aspetto interessante di questa prima fase della ricerca - dice Francesco Blasi, professore di malattie respiratorie all'Università degli Studi di Milano - è che dai database amministrativi aziendali è possibile risalire a chi sono i pazienti con Bpco presi in carico e se vengono trattati in maniera appropriata. Lo studio di questi dati consente quindi un'appropriata analisi, utile anche ai fini manageriali, per programmare azioni di sanità pubblica reali e incisive su un gran numero di pazienti".
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