BOLOGNA, 11 FEB - La campagna 2014/2015 dei kiwi è stata contraddistinta da una produzione, a livello europeo, pari a 646mila tonnellate, il 6% in più rispetto all'anno precedente, annata caratterizzata da basse produzioni. Di questi e altri dati si è discusso la scorsa settimana nello stand Italy di Fruitlogistica alla fiera di Berlino, che, anche quest'anno, ha ospitato l'incontro dell'International kiwifruit organization occasione per fare il punto sul presente e sulle prospettive future.
Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di Italia, Spagna, Francia, Grecia, Portogallo, Cile e Nuova Zelanda. La stagione commerciale, partita su ottimi livelli grazie alla minore presenza di prodotto proveniente dall'Emisfero Sud, è stata successivamente influenzata sui mercati europei dall'embargo russo che ha finito per inasprire la concorrenza fra i diversi paesi produttori sugli stessi mercati di destinazione, primo fra tutti la Grecia che quest'anno, grazie anche al buon livello di offerta, ha fatto sentire particolarmente la propria presenza su molti mercati.
Le vendite a fine gennaio risultano comunque in linea con quelle degli anni precedenti ed è una notizia positiva che le giacenze di prodotto greco siano in via di esaurimento: rimane infatti da collocare solo il 30% del prodotto disponibile inizialmente. In base ai dati diffusi dal Consorzio Servizi Ortofrutticoli sulle giacenze anche le vendite di kiwi italiano stanno procedendo su ritmi normali, con una percentuale di venduto pari a oltre il 40%, valore perfettamente in linea con le campagne passate.
Per quanto riguarda le produzioni previste dall'Emisfero sud, il Cile anche per il 2015 non prevede una produzione elevata. In crescita la produzione neozelandese rispetto all'anno precedente, esclusivamente per quanto riguarda il kiwi giallo. La disponibilità di prodotto dall'emisfero nord, la buona qualità del kiwi, le produzioni non eccedentarie dall'Emisfero Sud fanno sperare in un buon finale di campagna.
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