BOLOGNA - In ambito alimentare "la prevenzione rappresenta un'arma fondamentale e, nella prevenzione, il consumo di frutta e di verdura giocano un ruolo molto più importante di quanto si credeva in passato. Per dirla con il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, 'L'uomo è ciò che mangia'". A spiegarlo è il professore di Chirurgia vascolare dell'Università di Bologna, Andrea Stella.
Tutti sanno, infatti, che la frutta e la verdura fanno bene. Ma i consumi in Italia, nonostante il Paese sia tra i maggiori produttori al mondo, calano costantemente. Per questo il Cso, Centro servizi ortofrutticoli, ha lanciato il progetto 'Ortofrutta d'Italia', grazie alla collaborazione con uno staff medico della Chirurgia vascolare dell'Alma Mater, che si è impegnato a diffondere l'importanza dello stile di vita sano per mantenersi a lungo in forma e in salute.
"Abbiamo accolto con molto interesse la proposta del Progetto 'Ortofrutta d'Italia' di mettere a fuoco le più recenti conoscenze sull'importanza del consumo di frutta e verdura per prevenire le malattie cardiovascolari - ha spiegato il professor Stella - Siamo infatti di fronte ad un rischio pandemico per il diabete con 3,3 milioni di malati in Italia ai quali si deve aggiungere almeno 1 milione di persone che hanno il diabete e non sanno di averlo".
Secondo il professore il diabete, la scarsa attività fisica e non corrette abitudini alimentari sono responsabili della diffusione nella popolazione delle malattie cardio vascolari "che ogni anno uccidono nel mondo oltre 17 milioni di persone dai dati WHO (Organizzazione mondiale della sanità). Oltre a ciò, occorre considerare i costi sociali ed economici per la cura delle malattie cardiovascolari, che sono elevatissimi".
Una speranza per il professore sono "i giovani, che possono recepire questo messaggio e creare per il futuro qualcosa di definito per il processo alimentare".
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