/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Alluvione: Confindustria Romagna, ripartito 86% aziende colpite

Alluvione: Confindustria Romagna, ripartito 86% aziende colpite

A un anno dall'evento. Il 42,5% non ha ricevuto alcun ristoro

FORLI, 15 maggio 2024, 15:07

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

L'86% delle aziende romagnole colpite dall'alluvione del maggio 2023 ha ripreso del tutto la propria attività, un 5% si è attestato su una ripresa al 70% e un altro 5% è ripartito per metà mentre il 3% è riuscito a riprendersi solo per un 20%. Quasi la metà delle imprese, il 42,5%, non ha ricevuto alcun tipo di ristoro e chi li ha percepiti - da uno o più soggetti - è riuscito a coprire in media il 36% del danno subìto. E' quanto emerge - a 12 mesi di distanza - da una analisi condotta dal Centro Studi di Confindustria Romagna fra le 58 imprese romagnole costrette a fare i conti con il drammatico evento.
    Tra le realtà che hanno ottenuto un ristoro, il 35% è stato rimborsato tramite i bandi dei due enti camerali con una percentuale sul danno pari al 10,8%, il 5% è stato rimborsato dalle assicurazioni con una percentuale sul danno pari all'89,5% e il 15% dal Governo, per lo più tramite Simest, con una percentuale sul danno pari al 55,3%.
    Sul fronte occupazionale, l'81% delle società oggetto dell'indagine non prevede di attivare nei prossimi tre mesi la cassa integrazione mentre per quanto riguarda la messa in sicurezza degli impianti e della struttura un terzo delle aziende si è impegnata in interventi di ristrutturazione degli stabilimenti, nel riposizionamento dei macchinari e server ai piani superiori, nel trasferimento in altre sedi e nell'adeguamento delle polizze assicurative.
    Secondo le industrie danneggiate, inoltre, fra gli interventi più stringenti da realizzare adesso spiccano ai primi posti la messa in sicurezza del territorio, le agevolazioni fiscali e gli interventi sulle infrastrutture. Quanto alla eventuale modifica degli assetti assicurativi il 58% ha chiarito che l'attività era già coperta, il 35% ha deciso di non modificare i propri contratti, e solo l'8% ha adeguato le coperture assicurative.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza