Non ha esitato a maltrattare - sia
fisicamente che psicologicamente - la ex compagna, sottoposta a
minacce e vessazioni anche davanti al figlio minorenne e quando
era incinta. Comportamenti tenuti dal giugno 2016 - inizio della
loro convivenza - fino al marzo del 2023 da un 37enne, arrestato
dai Carabinieri con l'accusa di maltrattamenti in famiglia.
Nel corso degli anni l'uomo, dedito anche all'alcol, ha più
volte colpito la donna con schiaffi, pugni e spintoni, le ha
sbattuto la testa contro un armadio e le ha schiacciato una mano
in un'anta di un mobile insultandola e minacciandola per farla
tornare a casa quando, esausta per le violenze subite, decideva
di fuggire e tornare dai suoi genitori.
Nel marzo dello scorso anno la donna si è rivolta ai
Carabinieri di Cadelbosco Sopra, nel Reggiano che hanno
denunciato l'uomo con l'accusa di maltrattamenti in famiglia
aggravati dall'essere stati commessi ai danni di una donna in
stato interessante e in presenza di un figlio minore ottenuto
dal Gip del Tribunale di Reggio Emilia l'applicazione del
divieto di avvicinamento alla ex convivente mantenendo una
distanza di 5.000 metri.
Lo scorso settembre il Gup del Tribunale reggiano ha emesso
nei confronti del del 37enne, una sentenza di condanna a 2 anni
e 2 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia, divenuta
definitiva l'11 aprile: il 27 i Carabinieri lo hanno condotto in
carcere per espiare la pena.
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