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Elicottero: rilievi in zona schianto, disposte autopsie

Elicottero: rilievi in zona schianto, disposte autopsie

Indagine per omicidio e disastro colposo a carico di ignoti

REGGIO EMILIA, 13 giugno 2022, 09:13

di Stefania Passarella

ANSACheck

Elicottero trovato sul monte Cusna, nessun superstite - RIPRODUZIONE RISERVATA

Elicottero trovato sul monte Cusna, nessun superstite - RIPRODUZIONE RISERVATA
Elicottero trovato sul monte Cusna, nessun superstite - RIPRODUZIONE RISERVATA

Capire se il pilota possa aver avuto un malore, se ci siano stati inconvenienti tecnici legati all'aeromobile, quanto peso abbia avuto il maltempo. Si indaga ad ampio spettro sul disastro dell'elicottero Agusta AW 119 Koala precipitato giovedì mattina sull'Appennino tosco-emiliano con sette persone a bordo, tutte decedute. Due le inchieste, che procedono parallele. Quella giudiziaria, in capo alla Procura di Reggio Emilia, volta ad accertare eventuali responsabilità di reato, e quella sulla sicurezza per la quale procede l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv).

Per tutta la giornata di domenica in Appennino sono stati effettuati rilievi tecnici, operazioni complesse che terranno impegnati investigatori e tecnici per almeno un paio di giorni. L'area interessata, sotto sequestro, è un canalone del monte Cusna, località Villa Minozzo, a circa 1.900 metri d'altitudine. Tra gli alberi e il greto del torrente Lama sabato mattina sono stati trovati i detriti dell'elicottero e i sette cadaveri: il pilota padovano Corrado Liverin, i sei manager turchi e i due libanesi, che viaggiavano per motivi di lavoro dal Lucchese al Trevigiano. Dalle condizioni dei corpi, per lo più carbonizzati, l'impatto dopo lo schianto potrebbe essere stato fatale ma ulteriori chiarimenti arriveranno dalle autopsie disposte. Stretta nel massimo riserbo, la Procura di Reggio Emilia, pm Marco Marano, procede per disastro colposo e omicidio colposo. Al momento a carico di ignoti.

In un video reso pubblico da un familiare di uno dei passeggeri si vedono pochi secondi di volo prima del blackout. Negli istanti finali si intravedono nuvole, che fanno pensare a un peggioramento del meteo. Ma se il filmato sia utile saranno gli investigatori a stabilirlo.

L'ultimo video a bordo dell'elicottero poi precipitato

 

Il maltempo è solo uno dei fattori che sarà passato al setaccio. Dal punto di vista dell'Ansv, spiega all'ANSA il presidente Bruno Franchi, i fattori di indagine sono tre. Fattore umano/organizzativo, tecnico e ambientale. Per una inchiesta di questo tipo si esaminano se ci siano state criticità legate al pilota e all'operatore. Se ci siano state problematiche di natura tecnica dell'aeromobile, e poi il fattore ambientale, in questo caso con focus preponderante sull'aspetto meteorologico.

 

Tra l'altro un aeromobile del tipo Koala, come da normativa internazionale non avrebbe in dotazione un vero e proprio registratore di volo (quello che impropriamente si chiama 'scatola nera'), ma potrebbe essere stato equipaggiato con un apparato provvisto di memoria. Dispositivi, spiega Franchi, "che comunque registrano parametri di vario tipo, ma che - a differenza dei registratori - non sono progettati per proteggere la memoria al loro interno". Insomma, se anche tra gli elementi che si stanno acquisendo dovesse esserci un tale apparato non è detto che la sua memoria sia integra. Le evidenze che si stanno raccogliendo sul luogo dell'impatto sono diverse, dai pezzi dell'elicottero allo stato della vegetazione dopo l'impatto. Ad ogni modo, "oltre che sulle cause adesso è prematuro sbilanciarsi anche sui tempi delle indagini", sottolinea Franchi.

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