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Inchiesta pompe funebri: al via udienza preliminare

Inchiesta pompe funebri

Inchiesta pompe funebri: al via udienza preliminare

Stralciate quattro posizioni, si riprende a gennaio

BOLOGNA, 29 novembre 2019, 17:10

Redazione ANSA

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Una toga in un 'aula di giustizia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una toga in un 'aula di giustizia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una toga in un 'aula di giustizia - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' stata rinviata al 24 gennaio l'udienza preliminare dell'inchiesta 'Mondo Sepolto', che vede 41 persone e nove società coinvolte in quello che la Procura di Bologna ritiene essere un racket delle pompe funebri. In mattinata il giudice Grazia Nart ha deciso di stralciare quattro posizioni di imputati per cui non si era proceduto all'interrogatorio di garanzia: così, su richiesta dei difensori, gli avvocati Antonio Francesco Rizzuto e Daniele D'Urso, gli atti sono stati dichiarati nulli e rinviati al pm.
    Alcune associazioni dei consumatori hanno chiesto di costituirsi parte civile e su questo il giudice deciderà nella prossima udienza. Queste "non possono tutelare i morti, quindi si desume che vogliano tutelare i parenti; sino qui tutto andrebbe bene, ma un problema sorge", dicono in una dichiarazione gli avvocati Rizzuto e D'Urso, segnalando tra l'altro come la normativa regionale sui servizi funerari imponga il divieto di commercializzare nelle aree ospedaliere i servizi funebri. "Ma immaginiamo - dicono in una dichiarazione - due genitori a cui in un tragico incidente sia perito un figlio e il perfetto infermiere della Regione Emilia Romagna, dopo averli informati della tragedia con viso sconsolato e solidale, gli indichi l'uscio dicendo loro di cercarsi gli appositi servizi funerari. Interessa alla Regione, domandano, "il diritto alla salute del cittadino psichicamente danneggiato per un grave lutto?".
   

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