Nato nel 1975 dalla passione di
quattro studenti dell'Accademia Franz Liszt di Budapest e
divenuto negli anni un ensemble di riferimento nel panorama
internazionale, il Takács Quartet ritorna a Bologna, dopo 22
anni di assenza, per la stagione dei Concerti di Musica Insieme
(domani alle 20.30 all'Auditorium Manzoni).
La compagine ungherese, che il 12 replicherà il concerto al
Conservatorio Giuseppe Verdi Milano, ha scelto un programma che
va dal padre del quartetto, Joseph Haydn, ai colori dell'Europa
Orientale di Béla Bartók (Quartetto N. 6), per concludere con lo
struggente Quartetto Op. 13 di Felix Mendelssohn.
"Cerchiamo di diversificare i nostri programmi - spiega il
violoncellista del gruppo, András Fejér - in modo da mantenere
sempre una certa freschezza, e naturalmente di suonare brani che
amiamo e che si completano l'un l'altro. È il caso di
Mendelssohn, il cui Quartetto è intriso di riferimenti
beethoveniani, o del brano di Bartók, che ha un posto d'onore
nei nostri programmi".
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