/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ferita a Borgo Panigale il 6 agosto, torna in pista

Ferita a Borgo Panigale il 6 agosto, torna in pista

Alla '100 km del Passatore' paziente di Grandi Ustionati Cesena

BOLOGNA, 07 giugno 2019, 12:17

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il 6 agosto dell'anno scorso era rimasta coinvolta nell'esplosione sulla A14 a Borgo Panigale riportando ustioni profonde e ora, a quasi un anno dall'incidente, ha coronato il suo sogno: tornare a correre la 100 chilometri del Passatore in staffetta con la sua famiglia.

Il traguardo è della signora Marialisa, 45 anni, residente a Lugo (Ravenna), che ha corso con la t-shirt 'Grazie Cgu Cesena', dedicando l'impresa sportiva al Centro Grandi Ustionati (Cgu) dell'ospedale Bufalini dove è stata curata. "Quando sono arrivata al Cgu - racconta Marialisa - ho capito subito di essere nel posto giusto: mi hanno colpito i protocolli di sicurezza per evitare contaminazioni, la professionalità e l'umanità degli operatori, ma soprattutto gli occhi gentili dell'infermiera dietro la visiera e la sua voce che mi diceva 'Stai tranquilla, sei arrivata nel posto giusto. È un percorso lungo, ma si guarisce'".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza