Sergio Picciafuoco può
testimoniare. E' affetto da depressione ricorrente, ma a suo
carico non si rilevano disturbi clinici tali da inficiare le sue
competenze rendere dichiarazioni nel processo a Gilberto
Cavallini sulla Strage del 2 agosto 1980. E' la conclusione a
cui è arrivo lo psichiatra Renato Ariatti, perito incaricato
dalla Corte di assise di Bologna di valutare le condizioni del
74enne, residente nell'Anconetano.
Criminale comune ritenuto all'epoca vicino all'estrema
destra, fu condannato all'ergastolo nel 1988, come uno degli
esecutori materiali dell'attentato, ma poi venne assolto in
Appello e in via definitiva dalla Cassazione. Chiamato a
testimoniare nel processo Cavallini, per due volte ha inviato
certificazione medica per attestare il precario stato di salute.
Ora potrebbe essere sentito nella prossima udienza, il 9
gennaio.
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