Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Finti padri per figli lucciole,2 denunce

Finti padri per figli lucciole,2 denunce

63enne e 48enne riconoscevano bimbi all'anagrafe dietro compenso

PIACENZA, 10 settembre 2018, 09:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un'indagine della Polizia Municipale di Piacenza ha permesso di scoprire due uomini che - dietro un compenso in denaro di 800 euro - si prestavano per riconoscere all'anagrafe i figli delle prostitute. Due i casi accertati, grazie anche al test del Dna compiuto su disposizione della Procura della Repubblica della città emiliana.
    Dall'analisi è emerso che un bambino e una bambina non avevano alcun legame di parentela con i due uomini italiani di cui portavano il cognome: un cremonese di 63 anni e un milanese di 48 che sono stati denunciati per false attestazioni.
    Lo stratagemma, svelato dalla Municipale piacentina, permetteva alle 'lucciole' di far ottenere la cittadinanza italiana ai figli e, quindi, di poter restare nel nostro Paese. L'indagine ha fatto anche luce su un giro di prostituzione e sfruttamento che aveva portato una giovane ragazza albanese sulla strada contro la sua volontà, ricattata dai suoi protettori che alla fine sono stati denunciati.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza