"Il meglio della dieta mediterranea
potrebbe finire in fuorigioco": questa frase del sindaco di
Rimini, Andrea Gnassi, sintetizza il sollevamento dell'
Emilia-Romagna che teme la discussione all'Onu, il 27 settembre,
delle raccomandazioni del documento 'Time to deliver', che al
momento - stralciati grassi e zuccheri - affronterà limitazioni
per sale, tabacco e alcol.
Il timore, anche della Regione e della Coldiretti, è che
all'Onu, nella terza riunione sulle malattie non trasmissibili,
vengano introdotte proposte di nuove tassazioni o di marchiare
con immagini choc - come è stato ventilato - i prodotti
alimentari con gli ingredienti sotto accusa. E che tra questi
ultimi rientrino anche quelli espunti: i grassi trans
industriali, come margarina e burro chiarificato, sono spesso
presenti in snack, prodotti da forno e fritti, usati per la loro
vita media più lunga. Per non parlare degli zuccheri. Se così
fosse, si punterebbe il dito contro davvero molte pregiate Dop
italiane e dell'Emilia-Romagna.
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