Una riduzione dei seggi dei due
principali partiti favorevoli all'Ue (Ppe e S&D) di circa 11
punti, non compensata dalla crescita del piccolo terzo partito
(Alde), e l'aumento di oltre 4 punti per i partiti euroscettici
(Efdd, Enf, Ecr) non in grado di "stravolgere gli equilibri". E'
la tendenza evidenziata dall'Istituto Cattaneo in vista delle
elezioni europee 2019, avvertendo però che è una simulazione su
dati www.pollofpolls.eu (intenzioni nazionali al giugno 2018):
da qui al 26 maggio 2019 del voto Ue, "molte cose ancora
succederanno".
Tra le nuove forze che potrebbero entrare all'Europarlamento,
alcune "sono destinate ad assumere un peso rilevante, se non
cruciale. È il caso di République En Marche!" la formazione del
presidente francese Macron: potrebbe "unirsi a un gruppo già
esistente" o "formare una nuova aggregazione" con "alleati".
I partiti di sinistra, definiti 'tiepidi' verso la Ue, "il
14,2% dei seggi di cui dispongono attualmente sembra, al
momento, sostanzialmente confermato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA