Turbativa d'asta in concorso e, per
alcuni, soppressione di documenti e corruzione tra privati. Sono
le accuse della Procura di Parma nel fascicolo d'inchiesta
sull'appalto per il trasporto pubblico della provincia. La gara,
vinta nel 2017 dal consorzio Busitalia-Guidovie, è stata
annullata dal Tar mentre in penale si indaga sulla procedura.
Dieci le persone iscritte nel registro degli indagati: i vertici
di Smtp, la società di proprietà di provincia e comune
(l'amministratore Pierdomenico Belli, il dg Raimondo Brizzi
Albertelli); i vertici Busitalia (l'ad Stefano Rossi, il
responsabile pianificazione Daniele Diaz); la commissione di
gara (il presidente Ezio Castagna, Stefano Cerchier, Francesco
Pellegrino; Mauro Piazza, ex dirigente Tep indicato da Busitalia
come possibile nuovo dg nel caso di aggiudicazione dell'appalto
parmense. L'indagine nacque da un esposto della Tep, l'azienda
che gestisce il servizio pubblico. Il Gip Sara Ricucci ha
concesso una proroga delle indagini preliminari al 28 dicembre.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA