Il processo a Forlì ai genitori di
Rosita Raffoni, 16enne che nel 2014 si gettò dal tetto del suo
liceo, crea polemica tra il mondo della scuola e il giudice, con
una lettera firmata da 200 persone dopo che il presidente della
Corte di assise aveva 'ripreso' gli insegnanti per non aver
fatto abbastanza. Imputati sono la madre di Rosita, per
maltrattamenti, il padre anche per istigazione al suicidio. L'1
febbraio il presidente della Corte, Giovanni Trerè, aveva detto:
"Da voi insegnanti ci si aspetta di più. E' emerso il disagio di
Rosita e dite che non vi siete accorti di niente. Se aspettate
segni chiari e palesi, allora queste cose continueranno". Alcuni
professori del suo liceo classico hanno diffuso una lettera
firmata da una settantina di persone della scuola e da altri 150
colleghi: "La sensazione più diffusa è che siamo isolati di
fronte a tutto quanto la società non sa gestire. Sembra che a
volte si pretenda che possediamo i 'superpoteri' per capire
oltre la realtà umanamente percettibile".
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