La Corte di assise di Bologna ha
condannato a 18 e 13 anni due nigeriani, una donna e un uomo,
accusati a vario titolo di riduzione in schiavitù, tratta e
sfruttamento della prostituzione. I due, Lisa Okpere, 40 anni, e
Precious Okoye, 33, erano stati arrestati a dicembre 2016 in
esecuzione di un'ordinanza del Gip Rita Zaccariello, all'esito
di un'indagine della squadra mobile bolognese, coordinata dal Pm
Stefano Orsi. Le pene inflitte dalla Corte sono state più alte
di quanto chiesto dal Pm, rispettivamente dieci e otto anni e
mezzo.
L'inchiesta aveva contestato ai due di aver reclutato e
organizzato la tratta in Nigeria e di aver schiavizzato due
donne, assoggettandole e segregandole in un appartamento
bolognese, domicilio della 'Maman' Okpere. Erano state fatte
venire in Italia con la prospettiva di un lavoro, ma poi
minacciate di morte e di riti voodoo contro i familiari,
costrette a prostituirsi. Una era stata anche indotta ad
abortire per continuare a rimanere in strada.
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