In occasione di lavori di
manutenzione nel palazzo che amministrava si sarebbe intascato,
con una trentina di assegni intestati a sé, circa 19.600 euro
del condominio. Questa l'accusa per un 55enne residente in
provincia di Forlì, a cui la Procura bolognese ha inviato un
avviso di fine indagine, atto che solitamente precede la
richiesta di rinvio a giudizio, per appropriazione indebita
aggravata.
Tutto nasce da una querela presentata per conto del
condominio di via Righi dall'avvocato Guido Clausi Schettini, a
febbraio 2016. I Carabinieri, coordinati dal Pm Morena Plazzi,
hanno fatto le indagini e sentito, tra l'altro l'amministratrice
subentrata all'indagato, sottoposto ad altri procedimenti penali
simili. L'accusa di appropriazione indebita è aggravata
dall'aver abusato del rapporto professionale con il condominio.
I fatti risalgono al 2013, fino a marzo 2014.
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