Una condanna a due mesi per arresto
illegale e due assoluzioni. E' la sentenza del tribunale di
Bologna nel processo a tre vigili urbani che il 18 settembre
2014 ammanettarono ad una fermata una donna camerunense di 33
anni, dopo che questa si era rifiutata sull'autobus di dare i
documenti ai controllori in via Indipendenza, nel centro della
città.
La Procura inizialmente aveva chiesto l'archiviazione ma,
dopo l'opposizione della vittima, assistita dall'avvocato Gian
Andrea Ronchi, il gip Bruno Perla aveva ordinato di formulare
l'imputazione.
Il vigile condannato, difeso dall'avvocato Marco Lisei, dovrà
anche risarcire con cinquemila euro la parte civile. Gli altri
due, assolti, erano difesi dallo stesso Lisei e dall'avvocato
Fabio Chiarini. Tra le accuse portate a giudizio e oggi caduta
c'era anche l'abuso d'ufficio. La Procura aveva chiesto
assoluzione per tutti e tre.
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