Nei prossimi giorni all'ex
mediatore culturale di una cooperativa indagato a Bologna per
istigazione a delinquere, dopo un post su Fb all'indomani degli
stupri di Rimini, sarà inviato un avviso di chiusura indagine,
atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Lo ha
fatto mettere a verbale il procuratore aggiunto Valter
Giovannini, nel corso dell'interrogatorio del giovane
pachistano, interrotto quando questi ha chiesto un interprete.
Lo straniero aveva ricevuto un invito a comparire dalla
Procura, dopo l'avvio dell'indagine sulle frasi pubblicate ("Lo
stupro è peggio solo all'inizio") che gli sono costate il
licenziamento. Si è presentato con due avvocati di fiducia ed è
iniziata una fase preliminare dell'audizione, con le domande
sulla generalità e sul suo arrivo in Italia, nel 2015. A quel
punto gli è stato chiesto se comprendesse la lingua o se avesse
bisogno di un'interprete: il pachistano ha risposto di non
comprendere bene e di avere quindi la necessità di una
traduzione.
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