"Una sistematica e grave
violazione in Casaralta dei più elementari obblighi in materia
di igiene del lavoro". E' questo, secondo il giudice del
tribunale di Bologna Manuela Melloni, quanto emerso dal processo
che a marzo si è concluso con la condanna a tre anni per Anna
Maria Regazzoni, a due anni per Carlo Filippo Zucchini e Carlo
Regazzoni, tutti e tre ex consiglieri di amministrazione
dell'azienda che fabbricava carrozze ferroviarie: l'accusa era
omicidio e lesioni colpose di lavoratori morti dopo essersi
ammalati per l'esposizione all'amianto.
I tre ex componenti del Cda, che per il giudice rivestivano
la funzione di garanzia, sono stati riconosciuti responsabili
per una ventina di casi, tra metà degli anni '60 e metà anni
'80. Provvisionali da 150mila euro sono riconosciute per parte
civile, la maggioranza rappresentate dagli avvocati Simone
Sabattini e Alessandro Gamberini. L'accusa è stata condotta dal
Pm Roberto Ceroni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA