Bisognerà attendere l'ultima scheda per sapere chi la spunterà al ballottaggio di domenica fra il sindaco di Parma uscente, il grande eretico del M5s alla fine espulso, Federico Pizzarotti, e il civico di area Pd non amatissimo dai vertici del partito, Paolo Scarpa. Il distacco del primo turno, circa 1.500 voti in più per Pizzarotti, è troppo esile per indicare un favorito netto e le previsioni sono complicate dalle incognite sull'affluenza e sulle scelte di chi (un terzo al primo turno) aveva preferito altri candidati.
Saranno così decisivi gli elettori della leghista Laura Cavandoli che, sostenuta dal centrodestra unito, si e' fermata al 19%. Il centrodestra locale non ha espresso indicazioni chiare, ma il segretario della Lega Matteo Salvini ha impartito la linea per fare di Parma, ancora una volta, un esempio nazionale: ha chiesto di "fare qualunque cosa per mandare a casa il Pd di Renzi". E a Parma ora per mandare a casa il Pd c'è una sola cosa possibile da fare: votare Federico Pizzarotti.
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