Nove famiglie su dieci rientrate nelle proprie case, con tutti i moduli abitativi provvisori (Map) chiusi; 417 scuole ricostruite o risistemate e 118 costruite ex novo; e tutte le pratiche di concessioni alle imprese concluse. Sono alcuni dei risultati della ricostruzione in Emilia-Romagna a cinque anni dalle scosse che il 20 e 29 maggio 2012 colpirono 58 comuni tra le province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia causando 28 morti, 300 feriti, 45mila sfollati e danni per 13 miliardi. Per la ricorrenza il 29 maggio arriverà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che a Mirandola visiterà il polo scolastico e parteciperà a un convegno organizzato dalla Regione, e poi a Pieve di Cento (Bo), inaugurerà la scuola di musica.
"Molto è stato fatto un lavoro gigantesco che solo chi non conosce può non riconoscere - ha detto il presidente della Regione e commissario alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, che ha fatto un bilancio insieme all'assessore Palma Costi -. Altro resta da fare e continuiamo a lavorare per rimarginare definitivamente le ferite inferte da quelle terribili scosse.
Dobbiamo chiudere le ultime pratiche ma siamo in dirittura d'arrivo. Abbiamo chiuso tutti i Map così potremo fare a meno di quelli che erano venuti a farsi qualche selfie con un codazzo di giornalisti. Le cose che abbiamo fatto le presenteremo al presidente Mattarella il 29 maggio come le abbiamo mostrate al santo Pontefice e al premier Gentiloni". Il presidente ha quindi sottolineato come il merito di quanto fatto va prima di tutto ai cittadini "gente di grande forza d'animo e volontà, cui va il mio grazie. Così come voglio ringraziare i sindaci e gli amministratori locali, i lavoratori e le imprese, i volontari e tutte le istituzioni coinvolte, e chi mi ha preceduto in questo ruolo, Vasco Errani".
Tornando ai numeri, illustrati dall'assessore Costi, oltre 14.700 famiglie sono rientrate nelle loro case (600 nell'ultimo anno): nove su dieci delle oltre 16.500 rimaste fuori dalle proprie abitazioni a causa del terremoto, con le restanti in affitto o che risiedono in altri alloggi. Per la ricostruzione privata - case, uffici, negozi, imprese - sono stati concessi complessivamente contributi per 3,9 miliardi, di cui 1,1 negli ultimi dodici mesi. Sono stati completati i lavori in 5.157 cantieri, con il ripristino di oltre 12.300 abitazioni e 3.500 attività commerciali. Il 60% dei progetti presentati relativi al patrimonio pubblico e ai beni storico-artistici sono cantieri già avviati mentre sempre nell'ultimo anno si è registrata una decisa accelerazione sui centri storici, dove è partita la metà dei cantieri.
L'economia dell'area del cratere, in cui si produceva il 2% del Pil nazionale, non si è mai fermata e oggi è tornata a crescere a ritmi superiori rispetto a prima arrivando a pesare, oggi il 2,8% in più sul Prodotto interno italiano. "Garantire il lavoro e non interrompere la capacità produttiva delle imprese di quel territorio è stato uno dei primi obiettivi che ci eravamo posti per ripartire - ha detto Costi - E oggi possiamo dire che questo sistema economico e territoriale non si è mai fermato ed è protagonista dello sviluppo dell'Emilia-Romagna".
E un'ulteriore spinta, per Bonaccini potrà arrivare con un'infrastruttura pensata per servire proprio l'area colpita dal sisma: "Ci aspettiamo di chiudere entro l'anno la parte burocratica con il Governo per la realizzazione della Cispadana. Stiamo aspettando l'ultima Valutazione di impatto ambientale che mi auguro possa arrivare entro l'estate".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA