"Speriamo che dopo questo evento
il proprietario di ogni cane abbia come priorità di prestare la
massima attenzione verso coloro per i quali il cane non è un
vanto o un capriccio o un trofeo, ma un meraviglioso aiuto che
restituisce uno spazio di libertà": lo afferma l'Unione Ciechi e
Ipovedenti rivolgendo un appello a tenere il proprio cane al
guinzaglio, dopo l'episodio di alcuni giorni fa a Rimini, dove
una donna non vedente e il suo cane guida, un labrador di nome
Mia, sono stati aggrediti da un pitbull lasciato libero dal suo
padrone che poi è fuggito. "Le conseguenze sono una donna cieca
ed il suo cane gravemente segnate nel corpo e nella fiducia"
afferma l'Uici. L'aggressione all'inizio di maggio. La donna,
dipendente del Comune, stava andando al lavoro quando il suo
cane guida è stato ferocemente aggredito da un pitbull. Ha
tentato di difenderlo, ma solo l'intervento di un passante ha
messo fine all'aggressione. Mia ha riportato varie ferite e
probabilmente dovrà essere operata.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA