Prima ha aggredito un negoziante e gli ha danneggiato il locale, poi ha tirato un calcio contro lo sportello di un taxi, quindi ha picchiato i carabinieri intervenuti per calmarlo e infine, senza motivo e prima di essere definitivamente bloccato, ha rotto il naso e 'pestato' con calci e pugni un passante, un maresciallo dell'Arma libero dal servizio 'colpevole' solo di aver incrociato il suo sguardo. E' successo ieri verso le 22.40 in periferia di Bologna, tra le vie Emilia Ponente e Battindarno.
Protagonista dell' escalation e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e violenza privata è stato un romeno di 23 anni. Il romeno, ubriaco, ha anche minacciato il figlio minore del maresciallo quando cercava di chiamare i soccorsi, costringendolo a chiudere la telefonata e facendosi consegnare il cellulare. Accortosi che l'aggredito stava anche lui tentando di telefonare, lo ha colpito di nuovo facendo cadere il cellulare e calciandolo lontano. Il maresciallo ha avuto 25 giorni di prognosi. Il giudice Silvia Monari, accogliendo le richieste del Pm Marco Forte, ha convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare in carcere dell'aggressore, che era incensurato. Al vaglio degli investigatori anche la posizione di un connazionale, che si trovava insieme a lui.
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