/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Libro su informazione e processi

Libro su informazione e processi

L'autore Alessandro Valenti, penalista e docente universitario

BOLOGNA, 28 marzo 2017, 15:47

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Fare un'analisi dei rapporti tra giustizia e informazione nel tentativo, arduo per ammissione dello stesso autore, di definire un paradigma che segni il giusto limite tra la libertà di stampa e il rispetto dei principi di civiltà giuridica sanciti dalla Costituzione. Questo in sintesi l'intento del libro "L'inarrestabile spettacolo della giustizia penale" (Paolo Emilio Persiani editore) di Alessandro Valenti, avvocato penalista e docente universitario a Bologna. Nella prima parte del volume l'autore si sofferma sul tema della spettacolarizzazione del processo penale sui media, dalla fase delle indagini preliminari agli esiti del giudizio. Poi, con interventi di giuristi ed esperti anche di altre discipline, dalla musica alle arti figurative, si approfondiscono aspetti della spettacolarizzazione della pena, in un duplice senso: da una parte esibita in pubblico con funzione di esemplare castigo, dall'altra le condanne e le pene come elemento drammaturgico nelle arti e nel melodramma.

     Il risultato è un intreccio di relazioni, spunti e rimandi che descrivono una realtà variegata, "nella convinzione comune - scrive Valenti nell'introduzione - che tanto più la ritualità connaturata al processo penale si presta alla spettacolarizzazione nel circuito mediatico, tanto più è necessario attutirne gli effetti distorsivi: per l'integrità della funzione giurisdizionale, per il rispetto della dignità dell'imputato, per l'ossequio alla funzione rieducativa della pena".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza