Si chiama S.T.A.F.F., acronimo di
Sportello Territoriale Assistenti Familiari (le cosiddette
badanti) e Formazione. Un progetto - presentato oggi -
sviluppato per i 13 Comuni del Distretto Sud Est dell'Ausl di
Parma (5 dell'Unione Pedemontana più altri 8 dell'Unione Montana
Appennino Parma Est). Ma sarà molto più di uno sportello, perché
S.T.A.F.F. significa ore di formazione, sanitaria ma anche
"culinaria" per insegnare a preparare i piatti più idonei per
anziani e disabili, una stretta collaborazione tra istituzioni,
assistenti familiari, servizi sanitari e assistenziali. E perché
ha due caratteristiche innovative: la badante di condomino, o di
quartiere, e la creazione di una mappa degli anziani in
condizioni di fragilità che sono sconosciuti, non essendosi mai
rivolti ai servizi territoriali.
Per entrare nell'elenco, le assistenti dovranno soddisfare
alcuni requisiti minimi: essere in possesso della cittadinanza
italiana o, se straniere, del permesso di soggiorno e conoscere
la lingua italiana.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA