Aperta dal 18 febbraio
all'1 ottobre "Ceramiche Déco, il gusto di un'epoca", a cura di
Claudia Casali, sezione al Mic di Faenza della più ampia mostra
"Arte Déco" ai Musei di San Domenico a Forlì.
In mostra qui la produzione internazionale, a partire però da
Francesco Nonni, Domenico Rambelli, Pietro Melandri, Riccardo
Gatti, Giovanni Guerrini, Ercole Drei, protagonisti del Déco
italiano grazie alla "scena" stimolata dal Museo di Faenza e
dalla Regia Scuola Ceramica, fondati da Gaetano Ballardini nel
1908 e nel 1919. Tra ceramiche, grafiche, vetri, metalli e
arredi i temi sono quelli degli anni Venti e Trenta tra jazz,
fox-trot, tango, identità tra maschile e femminile alle prese
con l'emancipazione, orientalismo, velocità delle auto,
modernità della metropoli e glamour. Un ruolo di rilievo è per
Nonni: esposti per la prima volta il "Corteo Orientale" del 1925
(il Mic possiede una versione del 1927) - Argento all'Expo di
Parigi in cui si affermò l'Art Déco - e l'inedita "Danzatrice"
(1924).
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