Lotsucht / Scandagliodipendenza è
la prima personale in Italia del berlinese classe '69 Jonas
Burgert, dal 26 gennaio al 17 aprile al Mambo - Museo d'Arte
moderna di Bologna. Nella settimana di Arte Fiera l'esposizione
curata da Laura Carlini Fanfogna presenta 38 opere,
prevalentemente di grandi dimensioni, prodotte dall'artista
nell'ultimo decennio.
Tele imponenti - ma anche quadri più piccoli che
approfondiscono i singoli soggetti - brulicanti di personaggi e
dettagli che arrivano da immaginari e tradizioni di tutto il
mondo, dall'Africa ai mari del sud, dalla storia dell'arte
occidentale alle periferie post-industriali. Donne, barche,
fenicotteri, scimmie, uomini uccelli, catene, scheletri,
bambini. In messe in scena scioccanti - anche nella scelta dei
colori: tinte al neon su sfondi scuri - da pre o post
apocalissi. "Un'inquietudine - ha detto Burgert guardando la
mostra con la stampa - che ha tante vie d'uscita ma non ha
soluzione. Però non c'è violenza. E' la serietà psicologica che
inquieta".
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