Il testamento datato 21 giugno
2010 a firma Elisabetta Filippini "non è autografo ed è stato
contraffatto per sovrapposizione e imitazione a mano libera". E'
la conclusione della consulenza grafologica disposta dal Pm
Stefano Orsi sul caso di Biagio Carabellò, 46enne scomparso a
Bologna a novembre 2015. L'indagine ha fatto un passo in avanti
con il sequestro dei beni di Filippini, fidanzata di Carabellò
morta nel 2010, ereditati da Simone Volpe, l'amica che l'accudì
negli ultimi giorni, ora indagata per uso di atto falso sulla
base della consulenza sul testamento, pubblicato nel 2012 dal
notaio Sergio Bertolini.
I familiari di Carabellò, con l'avv.Barbara Iannuccelli,
avevano presentato un esposto dopo il ritrovamento a casa dello
scomparso di un testamento che designava il fidanzato come erede
di due terzi dei beni. Erano sorti dubbi perché le schede
presentavano stranezze ed erano datate sempre 21 giugno, del
2009 quello in favore di Carabellò e del 2010 il secondo, nove
giorni prima della morte.
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