Sfruttava manodopera
clandestina dando stipendi da fame, per questo un imprenditore
di origine cinese è stato arrestato dai carabinieri nel
Reggiano. I suoi 'dipedenti' percepivano tra i 15 e i 30 euro al
giorno, con cui dovevano garantirsi le spese per vitto, alloggio
ed perfino per il viaggio per raggiungere l'azienda. I
carabinieri di San Polo d'Enza ieri mattina hanno controllato lo
stabilimento, dove si confezionano sacchi, e arrestato il
titolare. In manette, con le accuse di favoreggiamento della
permanenza illegale di clandestini per trarne un ingiusto
profitto dalla loro condizione di illegalità, e per aver
occupato alle proprie dipendenze lavoratori stranieri sprovvisti
di permesso di soggiorno, è finito l'imprenditore cinese 40enne,
residente a San Polo d'Enza. L'imprenditore infatti si è anche
visto sospendere l'attività: aveva 'in nero' il 40% della forza
lavoro.
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