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Mille denunce Finanza per truffe su 730

indagine guardia di finanza

Mille denunce Finanza per truffe su 730

Scoperta dalle Fiamme Gialle di Treviso, nel mirino un Caf

TREVISO, 20 settembre 2016, 08:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Guardia di Finanza di Treviso ha segnalato mille stranieri per indebite percezioni di erogazioni a danno dello Stato. Una truffa da tre milioni di euro, uno solo dei quali è stato bloccato dalle 'fiamme gialle' prima che fosse erogato.
    Mente del raggiro al fisco, per gli inquirenti, è il titolare di un Centro di Assistenza Fiscale bolognese al quale si rivolgevano stranieri da tutta Italia. Ai finanzieri il sospetto è venuto quando hanno notato un numero consistente di immigrati rivolgersi al Caf a cui erano state sottoposte dichiarazioni dei redditi infedeli, finalizzate a beneficiare di crediti d'imposta non spettanti. In detrazioni, parenti disabili senza che lo fossero, spese sanitarie mai sostenute e tanti altri casi simili. L'indagine, coordinata dalla Procura di Bologna, ha permesso di svelare l'intero meccanismo di frode e di ottenere anche l'annullamento di oltre 300 modelli 730/2016. Sotto sequestro la sede del centro direzionale utilizzato dall'indagato per l'esercizio dell'attività.
   - Sono 66 le persone denunciate alla Procura di Bologna dalla Guardia di Finanza di Treviso, nell'ambito dell'indagine che ha portato al sequestro del centro direzionale utilizzato da un consulente fiscale, ritenuto il punto di riferimento dell'attività illecita. L'immobile si trova a Monzuno, paese sull'Appennino bolognese dove risiede l'indagato, un 49enne di origini campane. Il responsabile del Caf, secondo le indagini coordinate dal Pm Domenico Ambrosino, in cambio di compensi, avrebbe agevolato le pratiche di numerosi clienti, soprattutto stranieri, consentendo loro di percepire indebiti crediti Irpef, liquidati in oltre due milioni, attraverso l'aggiramento per anni, dal 2012, del sistema informatico di controllo automatizzato delle dichiarazioni dei redditi. Sono mille le dichiarazioni dei redditi infedeli scoperte, la maggioranza per cifre al di sotto della soglia che fa scattare un illecito penale.

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