"Non credo che sottoporre alcune
decisioni a uno staff nominato dalla Casaleggio Associati vada
bene. Un conto è rimettersi a un'assemblea di eletti o di
iscritti, a chi lavora sul territorio e ne conosce i problemi.
Un altro far decidere chi è lontano e magari come nel nostro
caso prende decisioni sulla base di pettegolezzi o dicerie". Lo
dice, intervistato da Repubblica, il sindaco di Parma Federico
Pizzarotti rispondendo a una domanda sul regolamento romano, con
le multe ai consiglieri comunali del Movimento e le decisioni
supervisionate dallo staff.
Pizzarotti attende ancora l'esito della sua sua sospensione
dal M5s: quel che sta venendo meno "è il rispetto non solo per
me come persona, ma per i cittadini che rappresento". E ritiene
che non invitarlo all'incontro con i sindaci a Roma "sia stato
un gesto da immaturi". "Più passa il tempo e più mi chiedo che
senso abbia rimanere in un posto un posto in cui non ti
vogliono".
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