Ufficialmente risultava
essere una associazione di promozione sociale, in realtà quel
locale era un vero e proprio night-club il cui proprietario ha
omesso di presentare le dichiarazioni dei redditi dal 2010 al
2012 pur avendo realizzato ricavi per oltre 300.000 euro. A
scoprire le irregolarità sono stati gli uomini della Guardia di
Finanza di Carpi che hanno accertato, inoltre, che 18 persone,
tra baristi ed 'entreneuse', vi lavorassero completamente "in
nero".
A smascherare la finta associazione no profit i militarI
delle Fiamme Gialle sono giunti a conclusione di precedenti
indagini di polizia giudiziaria per il reato di sfruttamento
della prostituzione, avviate sulla base degli elementi
informativi raccolti nell'ambito dell'attività di controllo
economico del territorio e che, attraverso l'acquisizione di
documentazione extracontabile e l'analisi dei flussi finanziari
hanno fatto emergere come si fosse in presenza di una vera e
propria realtà imprenditoriale.
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