Il centro di documentazione sul
fascismo che dovrebbe nascere nella ex Casa del fascio di
Predappio torna a far discutere, dopo che il sindaco Giorgio
Frassineti (Pd) ha annunciato di essere alla ricerca di fondi.
La notizia ha suscitato la forte contrarietà da Sel e
Rifondazione che hanno contestato l'idea di costituire un museo.
Il Comune, da qualche mese, è entrato in possesso dell'immobile,
che si trova nel centro del paese natale di Benito Mussolini, ma
che da anni versa in un grave stato di abbandono.
Per chiarire l'equivoco è intervenuto l'assessore regionale
alla cultura dell'Emilia-Romagna Massimo Mezzetti. "Parlare di
museo del fascismo - ha detto - crea un equivoco, se lo chiami
museo del fascismo nasce male, perché in questo caso il nome è
sostanza. Dobbiamo evitare che sia una raccolta di cimeli o una
cosa nostalgica e che diventi invece un serio centro di
documentazione. Io so che il sindaco la pensa come me, ma spesso
semplifica un po' troppo la sua idea e genera equivoci".
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