Cinque condanne, al massimo fino
ad un anno e 11 mesi, e un'assoluzione: sono state chieste dai
Pm Rossella Poggioli e Claudio Santangelo al termine della
requisitoria nel processo in corso in tribunale a Bologna sulla
costruzione e assegnazione di alloggi di edilizia convenzionata
a San Lazzaro di Savena, comune alle porte di Bologna, da parte
del Consorzio edile Cipea. Le ipotesi di reato, a vario titolo,
sono tentata concussione (riformulata in induzione a dare o
promettere utilità) e truffa.
Tra gli imputati per cui è stata chiesta la condanna c'è
Gianluca Muratori, numero uno bolognese di Confartigianato, a
processo insieme ad altri dirigenti di Cipea come presidente del
Consorzio e un finanziere, Salvatore Cucinotta: alla moglie,
Liuba Vettor, fu assegnato uno degli alloggi del cantiere, in
regime di edilizia convenzionata. Il finanziere e la moglie
simularono una separazione legale - secondo l'accusa - in modo
che la donna acquisisse i requisiti.
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