Entrano nel vivo le indagini tecniche
dei vigili del fuoco, dei carabinieri e del consulente della
procura, per accertare le cause dell'incendio che domenica ha
fatto crollare la struttura del Poligono di tiro di
Portomaggiore e ucciso tre persone e ferite altre 5: oggi
concluse le operazioni di raccolta dei reperti sotto il
capannone. Alle indagini tecniche si sommano quelle
medico-legali, sulle vittime. "L'incendio è stato così virulento
- ha spiegato il procuratore Bruno Cherchi - che ha distrutto
tutto ciò che ha incontrato, i materiali e purtroppo anche chi
era presente", le vittime, intrappolate al primo piano. "Sono in
corso gli atti urgenti per le procedure di messa in sicurezza
della struttura e poter avviare le prime indagini".
Da qui i tre avvisi di garanzia, con le ipotesi di disastro
colposo e omicidio colposo plurimo, ai responsabili del
poligono. Atti dovuti, per il procuratore. "Si tratta di un
indagine complicata e occorrerà studiare minuziosamente ciò che
è rimasto dopo l'incendio".
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