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Terapia musicale di Abbado a S.Orsola

Terapia musicale di Abbado a S.Orsola

Progetto 'Tamino' dell'associazione Mozart14

BOLOGNA, 17 novembre 2015, 18:27

Redazione ANSA

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La musica come strumento terapeutico per i piccoli pazienti della pediatria dell'ospedale S.Orsola: è il progetto 'Tamino', che Claudio Abbado avviò nel 2006 e che ora è curato dall'associazione Mozart14 presieduta dalla figlia Alessandra. In nove anni coinvolti 1.600 bambini, per tremila ore di laboratori con musicoterapisti. Nel 2015 sono stati già 350 ore per altrettanti piccoli pazienti.
   La tre giorni di festa dedicata alla musicoterapia, fino al 19 novembre, che coinvolgerà tutti i reparti di Pediatria del Policlinico Sant'Orsola, organizzata in concomitanza con la 'Giornata mondiale del nato prematuro' dall'Associazione Mozart14, è stata presentata in un incontro stampa. "Claudio cominciò così il libro 'La casa dei suoni': 'Io sono stato un bambino fortunato perché sono nato in mezzo alla musica. Mio padre faceva un bellissimo lavoro, suonava il violino", ha detto Alessandra Abbado. "Nella vita lui ha donato al mondo, attraverso la musica, emozioni, sentimenti, pensieri, sogni e fantasie. Fin da giovane ha consegnato ai giovani, agli studenti, ai lavoratori le sue interpretazioni - ha proseguito - Chiunque abbia avuto il dono di ascoltare le sue esecuzioni, dovrebbe restituire ai più piccoli, specialmente a quelli malati, il beneficio della musica, operare per la restituzione di quel dono. E la musicoterapia è uno dei modi per restituire questo immenso regalo. Ora dobbiamo operare tutti impegnandoci a restituire la bellezza che ci ha donato attraverso la forza della musica". "Nove anni fa i musicisti che partecipavano ai primi laboratori di Tamino regalarono a mio padre un albero di corbezzolo, sempreverde della macchia mediterranea, che venne piantato nel viale centrale del Sant'Orsola, accanto alla targa a lui dedicata. Ricordo quel giorno. Fu un'occasione festosa. Lui vedeva finalmente realizzato il progetto di avvicinare la musica a chi soffre. Un ramo reciso di corbezzolo, messo in ambiente adatto, mette nuove radici. Cosi si ottengono le talee. E, per tornare all'idea di 'restituzione' del dono della musica ricevuto da tutti noi, tutti possono contribuire a restituire tante talee musicali", ha concluso commossa. Le giornate di Tamino (acronimo di Terapie e Attività Musicali Innovative Oggi) prevedono attività speciali come laboratori ludico-musicali condotti da musicisti e musicoterapisti, che metteranno in scena e racconteranno ai piccoli pazienti numerose favole musicate. Le attività svolte nel corso dell'anno all'interno dei singoli reparti, invece, consistono in veri e propri laboratori musicali terapeutici, a cui partecipano mediamente 2 specialisti musicoterapeuti e un massimo di 7-8 pazienti: la musica e l'interazione con essa hanno effetti curativi e, dati i risultati positivi, arricchiscono l'alleanza terapeutica tra paziente, genitore ed equipe medica. "Un bambino prematuro pesa di norma 700 grammi. Il peso del suo cervello è di 250 gr. - ha spiegato Giacomo Faldella, direttore del Dipartimento della Donna, del Bambino e delle Malattie Urologiche - Il suo cervello cresce in modo naturale e la musica contribuisce al suo sviluppo. E' acclarato che questo organo cresce dipendentemente dagli stimoli che riceve. E la musica, essendo uno stimolo universale, contribuisce a questa crescita". Sono stati annunciati nuovi progetti in altre città: è allo studio un accordo per portare Tamino nell'Hospice Casa Vidas a Milano e in futuro nella Casa del sollievo pediatrico in via di costruzione; un altro è di attivarlo a Palermo nel reparto di onco ed ematologia pediatrica dell'ospedale Giacconi. Il professor Umberto Veronesi appoggia i progetti dell'Associazione: "Penso che le applicazioni della musica in senso psicoterapeutico - ha dichiarato - dovrebbero essere allargate e più ricerche dovrebbero essere dedicate a questo mondo poco esplorato. Sarebbe importante intraprendere anche da noi un tentativo di applicazione della musica in campo terapeutico ed un relativo insegnamento". Plaude anche Silvia Vegetti Finzi, psicoterapeuta per i problemi dell'infanzia: "Dalla mia lunga esperienza di psicologa clinica ho tratto la convinzione che la musicoterapia è una risorsa straordinaria in ogni momento della vita: da prima della nascita sino alla fase terminale dell'esistenza. La musica dona energia vitale, serenità, fiducia e speranza. Il nostro cuore è uno strumento musicale che batte all'unisono con tutta la musica del mondo". 

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