Le accuse per Gianmarco De Pieri,
il leader del Tpo colpito da divieto di dimora a Bologna, "non
riguardano manifestazioni del pensiero ed espressioni del
dissenso sociale-politico, che in quanto tali questa Procura
della Repubblica non ha mai voluto né intende perseguire". Ma
"solo fatti tutti molto concreti" e sono basate su relazioni di
presenti ai fatti, con fotografie e riprese video. Lo chiarisce
la Procura di Bologna. Per i fatti del 19 giugno ci sono altri
21 indagati.
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