(Dell'inviato Giampiero Moscato)
Il nuovo capitolo nella
storia degli 8 cilindri Ferrari si chiama 488 GTB e al prezzo di
210.915 euro iva inclusa (solo il 2-2,5% in più, a seconda dei
mercati, della sorellina 458 Italia dei record) vince una sfida
impressionante. E' potentissima ma facile da guidare. Eroga
infatti 670 cv e ha uno stile che sono la risposta vincente a un
compito affidato ai suoi progettisti che era davvero oneroso:
accrescere, grazie al suo motore turbo, le prestazioni e il
divertimento di guida della 458, che erano già al top della
categoria. Ora la vettura è stata sottoposta al giudizio della
stampa, con prove su strada e in pista a Fiorano.
La nuova sports car, che verrà prodotta verosimilmente in
2000 unità all'anno, ricalca 40 anni dopo gli stilemi della 308
GTB e dei V8 che l'hanno preceduta. E' una Ferrari al primo
sguardo, eppure è così avveniristica. Ogni dettaglio, compreso
il nuovo colore rosso corsa, è stato pensato non solo in
funzione dello stile, ma dello scopo: nessuna aggiunta alla
linea, piuttosto lo scavo delle superfici per far girare i
flussi d'aria in modo da migliorare la prestazione. Con qualche
forte richiamo alla F1, come nel frontale che, per privilegiare
l'aerazione dei due radiatori, ha un musetto centrale che
richiama il mozzo delle nuove monoposto. O i braccetti delle
sospensioni e gli strappi nella carrozzeria.
La sfida era dura, si diceva: un'auto che richiamasse il
passato eppure fosse nuova, più veloce, potente e prestazionale
e pure più divertente. Serviva un motore più potente e reattivo,
ma anche più utilizzabile. Un'aerodinamica che conciliasse due
opposti come la riduzione della resistenza all'avanzamento e la
generazione di un carico aerodinamico maggiore. Una dinamica di
guida che potesse consentire a tutti, anche ai meno esperti, di
sfruttare le prestazioni al limite con il sistema di controlli
elettronici SSC2 che stabilisce il nuovo riferimento del
settore.
I numeri di questa macchina sono tutti nella scheda tecnica e
sono noti dalla presentazione al Salone di Ginevra. Ai dati
andavano solo aggiunte le sensazioni al volante che finalmente
sono disponibili anche alla stampa. Due ore di guida sulle
colline tra Maranello e Sasso Marconi, e una serie di giri nel
circuito di Fiorano per prendere confidenza con una vettura che
ha prestazioni e tempi di risposta del motore (0,8 s) e del
veicolo (0,006 s) simili a quelle di una F1 ma che è tanto
docile da poter essere portata al limite in estrema confidenza e
sicurezza. Con quel sound fantastico e una risposta progressiva
come fosse un motore aspirato e non un turbo. La sensazione,
anche nelle condizioni estrema del circuito, è quella di un'auto
che sta in strada a dispetto degli errori di guida. Con
un'accelerazione laterale accresciuta del 25% e una media di
potenza disponibile che è ben superiore ai 100 cavalli in più
che la 488 dichiara rispetto alla 458. La versatilità e
fruibilità di questa biposto con una potenza specifica da 172
cv/l, record per una Ferrari omologata, infatti garantisce in
realtà addirittura 150 cavalli in media in più rispetto alla
sorellina che è niente meno che campionessa del Mondo Wec e ha
trionfato in due edizioni della 24 Ore di Le Mans.
Guidarla, in un abitacolo che è quello di un jet, col
cruscotto avvolgente e tutto a portata di mano, è gioia per ogni
senso: che è poi il sogno di ogni persona che voglia una sports
car con il cavallino rampante. (ANSA)
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