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M5s: Favia; esplusione Fabbri, tragicomica saga senza fine

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M5s: Favia; esplusione Fabbri, tragicomica saga senza fine

(v. 'M5s: eletto a provinciali, espulso anche...' delle 11.50)

BOLOGNA, 16 ottobre 2014, 15:04

Redazione ANSA

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L'espulsione dal Movimento 5 Stelle del sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, 'reo' di essere entrato nel Consiglio provinciale di Ferrara, rappresenta un episodio di una "tragicomica saga che sembra non avere mai fine". E' quanto sostiene Giovanni Favia, consigliere regionale emiliano-romagnolo ed ex pentastellato.
    "La tragicomica saga del M5S in Emilia-Romagna sembra non avere mai fine - scrive in una nota -: con l'espulsione di Fabbri credo che la realtà abbia superato la fantasia. Tempo qualche mese e qui non ne resterà più nemmeno uno - aggiunge -.
    Anzi, forse si ritroveranno in tre: Bugani, Grillo e Casaleggio, ormai soci anche in affari".
    "Non sono di certo l'avvocato difensore di Fabbri e non condivido alcune sue scelte - chiarisce Favia - ma motivare la sua espulsione per aver deciso di rappresentare i suoi cittadini in una istituzione determinante per il futuro del comune di Comacchio, è semplicemente assurdo e dimostra quanto Grillo e Casaleggio non sappiano niente di come si amministra un territorio".
    A giudizio dell'ex esponente del Movimento 5 Stelle, "sarebbe stato gravissimo, infatti, se Comacchio fosse rimasta fuori dal consiglio provinciale non potendo nemmeno sfruttare, come poi è stato, la delega al turismo. Un aspetto fondamentale - argomenta - per la crescita di quel territorio che, ricordiamolo, è quello con il più alto tasso di disoccupazione della regione.
    Ovviamente questo il partito di Grillo non riesce a comprenderlo".
    Al sindaco Fabbri "e a tutto il gruppo di Comacchio - conclude Favia - va tutta la mia solidarietà umana. So benissimo cosa si prova ad essere cacciati dalla casa che si è contribuito a costruire con anni di lavoro, passione e fatica".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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