L'arte contemporanea e
"irriverente" firmata dall'eclettico MaMo, pseudonimo
dell'imprenditore-artista perugino Massimiliano Donnari, si
intreccia con la storia narrata dalle oltre quattromila opere
installate permanentemente al Museo del Vino di Torgiano (Muvit)
e a quello dell'Olivo e dell'olio (Moo) della Fondazione
Lungarotti. È stata infatti inaugurata la mostra "Muvit mamo moo
- Un filo rosso tra arte e vino", in programma dal 23 novembre,
al 12 gennaio 2020.
Sono 16 le opere di MaMo selezionate per i due musei (8 al
Muvit e altrettante al Moo) che danno vita a un'esposizione
definita "unica nel suo genere" dagli organizzatori, tra
"contaminazioni artistiche e un effetto a contrasto che unisce
passato e presente, mettendo in luce il percorso di ricerca e
investigazione comune sia all'artista perugino quanto ai musei
della Fondazione Lungarotti".
"Lo spirito giocoso e vivace delle opere di MaMo crea l'ovvio
contrasto con l'allestimento dei due musei - ha detto Maria
Grazia Marchetti Lungarotti, direttore della Fondazione, in
occasione del vernissage - e conferma il costante interesse
verso l'evoluzione artistica. Le opere di MaMo rivelano una
perdurante attenzione all'umano visto in angolazione ironica;
opere che nascono dal gioco della vita quotidiana e mai
improvvisate. Un obiettivo affine a quello perseguito dal Muvit
e dal Moo, che da sempre documentano l'evoluzione della
quotidianità nella cultura mediterranea, attraverso le opere
legate alla millenaria tradizione del vino e dell'olio".
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