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Antiquari donano la Trinità di Alberti al Duomo di Sansepolcro

Antiquari donano la Trinità di Alberti al Duomo di Sansepolcro

Il 16 aprile la presentazione della pala d'altare del '500

SANSEPOLCRO (AREZZO), 11 aprile 2024, 19:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ritorno nella cattedrale di Sansepolcro (Arezzo) della Trinità di Durante Alberti (1538 circa-1613), pala d'altare realizzata tra il 1575 e il 1576, sarà presentato con una iniziativa il 16 aprile in cui verrà evidenziato che si tratta di una donazione da parte di Eleonora e Bruno Botticelli e di Fabrizio Moretti, antiquari che ne sono gli attuali proprietari.
    L'opera raffigura la Trinità e i santi Andrea apostolo, Maria Maddalena e Cristina, è un olio su tela (cm 373 x 192,5) e rappresenta le doti pittoriche di Durante Alberti, originario di Sansepolcro e a lungo attivo a Roma, dove morì. Fu fra i pittori incaricati di ornare gli altari nella Controriforma; eseguì opere di severa impostazione spirituale grazie alla frequentazione dell'ordine dei Cappuccini. La grande pala fu realizzata per la cappella della famiglia Artini, o Aretini, ed è ricordata nelle visite pastorali fin dal 1582, ma fu alienata dalla cattedrale nel 1859 in un riallestimento della chiesa che comportò l'eliminazione di ben 13 altari. Entrò quindi nella collezione della famiglia Lilloni Alberti. Per le sue grandi dimensioni, la tela era divisa in due frammenti, uno con la Trinità e l'altro con i Santi Andrea, Maria Maddalena e Cristina. I due frammenti furono acquistati a un'asta nel 2002 e correttamente restaurati e riuniti dagli attuali proprietari.
    Con la donazione, i proprietari intendono risarcire la chiesa di una grave perdita subita in passato, e anche ricordare i loro rispettivi genitori, Veria e Franco Botticelli, e Alfredo Moretti. "La donazione - affermano Fabrizio Moretti e Bruno Botticelli - oltre a legare la memoria dei nostri genitori alla restituzione di un'opera importante, vuol essere gesto significativo di affezione delle nostre famiglie nei confronti del patrimonio culturale del nostro paese, di distensione e positività per quei momenti difficili e di incomprensione tra il pubblico e il privato", inoltre "abbiamo scelto questo momento particolare in cui ricopriamo cariche importanti nel nostro settore, rispettivamente come segretario generale della Biaf e come presidente degli Antiquari d'Italia".
   

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