In piena stagione estiva il turismo
stenta a decollare in Sardegna. Le imbarcazioni per le
mini-crociere nelle cale da sogno del Golfo di Orosei viaggiano
al minimo delle loro possibilità. Con la pandemia che ha ridotto
dell'80% i numeri dei vacanzieri rispetto al 2019, il Consorzio
trasporti Marittimi Ogliastra e l'omonimo Consorzio di Cala
Gonone hanno armato solo in parte le loro barche e vivono alla
giornata: tra crisi economica che impone prezzi dei biglietti
più bassi e distanziamento sociale a bordo, la riduzione di
incassi e di posti di lavoro è notevole. "Il turismo dall'estero
che arrivava tra maggio e giugno non c'è, così come pochi sono i
vacanzieri che arrivano dalla penisola- ha detto all'ANSA
Salvatore Cabras presidente del Consorzio trasporti marittimi
Ogliastra - Come Consorzio abbiamo sei barconi da 150 posti
l'uno, ma a viaggiare ogni giorno sono solo due e con una
portata di 90 persone al massimo. Salgono a bordo con la
mascherina e la rimettono quando si spostano sopra la barca che
è munita di igienizzanti. La distanza tra un passeggero e
l'altro deve essere di un metro e riusciamo a portare 90 persone
solo perché spesso ci sono famiglie. I biglietti si fanno
online per evitare file e pratichiamo il 10% di sconto"
Diversa la politica praticata a Cala Gonone: "Il Consorzio conta
12 imbarcazioni che vanno dai 60 ai 350 posti - ha spiegato
Gianfranco Fancello, presidente del Consorzio di Cala Gonone -
di queste ne abbiamo messo in mare dieci. Viaggiano al 50% di
carico e per adesso abbiamo tariffe promozionali: il viaggio a
Cala Luna costa 5 euro anziché 16, la mini-crociera nel Golfo
che dura un'intera giornata costa 20 euro rispetto ai 40 degli
anni scorsi. I turisti non ci sono e così lavoriamo poco durante
la settimana e ci rifacciamo con i sardi nei weekend che
approfittano delle promozioni. Gli altri anni avevamo 70
dipendenti, oggi ne abbiamo la metà".
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