Sempre più cultura nei
palinsesti e nelle iniziative della Fiera internazionale del
Tartufo Bianco d'Alba. La novità è il Museo Diffuso
Contemporaneo, che lega la cucina d'autore e l'arte, promuovendo
"la rete dei ristoranti stellati" di Langhe Roero e Monferrato e
"la creatività in tutte le sue forme". Alla prima edizione
partecipano 6 ristoranti stellati abbinati ad altrettanti
artisti, "con l'intenzione - ha spiegato Stefano Mosca,
direttore dell'Ente Fiera Interazionale Tartufo Bianco d'Alba -
di arrivare a coinvolgere tutti i locali stellati del
territorio, nel nuovo corso della Fiera che valorizza, oltre che
l'eccellenza enogastronomica, anche il patrimonio culturale e
paesaggistico".
L'iniziativa del 'Museo Diffuso Contemporaneo' è ideata e
organizzata in collaborazione con il Castello di Perno (Cuneo) e
il collettivo The Musketeers, con il supporto di Reale Mutua.
Le coppie di artisti e chef selezionati vedono accostati lo
chef Pasquale Laera di Borgo Sant'Anna, a Monforte d'Alba, con
Namsal Siedlecki, lo chef Ugo Alciati di Guido Ristorante,
presso Villa Contessa Rosa, a Serralunga d'Alba, con Monia Ben
Hamouda, lo chef Luca Zecchin di Guido da Costigliole, presso il
Relais San Maurizio, a Santo Stefano Belbo, con Fabiano Di
Cocco, lo chef Davide Palluda de All'Enoteca di Canale, con
Michela Nosiglia, lo chef Gabriele Boffa della Locanda del Santo
Uffizio, a Cioccaro di Penango, con Patrick Tuttofuoco e lo chef
Enrico Marmo, dell'Osteria Arborina, a La Morra, con Letizia
Cariello.
Per l'intera durata della Fiera, fino al 5 dicembre, ogni
ristorante ospita nelle proprie sale una selezione di opere
dell'artista e un evento speciale in presenza, durante il quale
l'artista e lo chef svelano le creazioni sviluppate insieme,
rendendo partecipe il pubblico dei processi creativi, di
collaborazione e scambio maturati nelle settimane di
preparazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA