(di Marzia Apice)
Da Filippo e Filippino Lippi a
Vincent Peters e Robert Capa, accanto al collettivo femminista
Claire Fontaine e alla fotografa Silvia Camporesi: sono alcune
delle mostre di questa settimana.
ROMA - Ai Musei Capitolini dal 15 maggio al 25 agosto la mostra
"Filippo e Filippino Lippi. Ingegno e bizzarrie nell'arte del
Rinascimento": attraverso documenti dell'epoca e una scelta di
dipinti e disegni dei due maestri, l'esposizione ricostruisce il
caso straordinario di un padre e un figlio, entrambi pittori e
disegnatori di eccezionale talento, la cui carriera si lega alla
vita e al clima culturale del Rinascimento fiorentino. Le Terme
di Caracalla ospitano dal 15 maggio al 3 novembre la mostra
"Narciso. La fotografia allo specchio": a cura di Nunzio
Giustozzi, il percorso si articola in 78 scatti d'autore
suddivisi in tre sezioni, allestiti in due ambienti coperti e
nella natatio del monumento, tra ritratti di celebrità, interni
enigmatici e tranches de vie còlte nel tempo a diverse
latitudini. Vincent Peters protagonista a Palazzo Bonaparte dal
16 maggio al 25 agosto con "Timeless Time", viaggio tra gli
scatti iconici di uno dei più importanti fotografi di fama
internazionale. Curata da Maria Vittoria Baravelli, la mostra
propone una selezione di lavori in bianco e nero in cui la luce
è protagonista nel raccontare le storie dei soggetti ritratti
(da Monica Bellucci a Vincent Cassel, da Laetitia Casta a
Penelope Cruz e John Malkovich). In prima assoluta all'Instituto
Cervantes di Roma "Più di 100 proiettili" dell'artista
sudamericano Eduardo Risso. Nel percorso, allestito dal 17
maggio, sono esposte circa 80 tavole originali, con uno
specifico focus su100 Bullets, la lunga e corale serie noir di
100 numeri, grazie alla quale negli anni '90 crebbe
esponenzialmente la fama dell'artista.
TREVISO - Si intitola "Arte del vedere. Manifesti e occhiali
dalle Collezioni Salce e Stramare" la mostra al Museo nazionale
Collezione Salce dal 18 maggio al 6 ottobre, a cura di
Elisabetta Pasqualin e Michele Vello, con la collaborazione di
Mariachiara Mazzariol. Il percorso esplora il mondo
dell'occhiale attraverso la rappresentazione, con le policrome
visioni di carta dei manifesti di Ferdinando Salce, e la forma,
con le mille declinazioni del tondo degli occhiali di Lucio
Stramare.
MILANO - "Robert Capa. L'Opera 1932-1954", retrospettiva curata
da Gabriel Bauret, è in programma al Museo Diocesano di Milano
dal 14 maggio al 13 ottobre. L'esposizione, composta da 300
opere, selezionate dagli archivi dell'Agenzia Magnum Photos,
ripercorre le tappe principali della carriera del fotografo di
guerra, dagli esordi nel 1932 fino alla morte avvenuta nel 1954
in Indocina per lo scoppio di una mina.
CASTELBUONO (PA) - Dal 19 maggio al Museo Civico di Castelbuono
la mostra "Stranieri Ovunque" del collettivo femminista Claire
Fontaine: il progetto, che dà il titolo alla 60. Biennale
Internazionale di Arti Visive di Venezia, si compone da una
serie di tre sculture in neon in italiano, arabo e persiano per
riflettere su una condizione di ambivalenza secondo cui possiamo
sentirci stranieri in qualunque luogo, a causa di esperienze di
esclusione sociale o discriminazione.
FORLI' - Alla Fondazione Dino Zoli il ricordo della terribile
alluvione che colpì la città nel 20216 con una mostra di
fotografie inedite di Silvia Camporesi, dal titolo "Fragile
Sublime" e allestita dal 17 maggio al 20 luglio: nel percorso 12
fotografie quasi tutte inedite scattate tutte nello stesso
giorno nel Parco urbano "Franco Agosto", divenuto dopo
l'alluvione un luogo straniante e onirico.
MONZA - Nella sala convegni della Villa Reale "This is the end",
collettiva degli artisti Elisa Cella, Nicola Evangelisti, Nadia
Galbiati, Roberto Ghezzi, Elena Ketra, Camilla Marinoni, Andrea
Meregalli, Gabriele Micalizzi, Silvia Serenari, Matteo
Suffritti, a cura di Associazione Culturale AND. La mostra
riflette sull'orrore, sulla follia e sulla psicologia umana, sul
senso di spaesamento prodotto dalle due guerre in corso e dai
grandi temi come clima, femminicidi, migrazioni e povertà.
VENEZIA - Fino al 29 settembre l'Istituto della Pietà ospita
"Lingua Ignota", progetto artistico di Victoria Zidaru con la
curatela di Adina Drinceanu. A comporre il progetto una
installazione site specific nel cortile dell'Istituto della
Pietà, con grandi arazzi vegetali realizzati con corde di erbe
aromatiche intrecciate, provenienti sia dalla Romania che dalla
laguna veneta.
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