Per il secondo anno consecutivo la Cantina Valpolicella Negrar ha conquistato il primo posto nella “Top 20 Cantine Cooperative Italiane 2017” stilata dalla redazione di Weinwirtschaft, la prestigiosa rivista per il mercato di vini in Germania edita da Meininger. La cantina cooperativa veronese (230 soci, 700 ettari di vigneto coltivato, produzione annua 7 milioni di bottiglie di cui il 65% esportate, fatturato 2016: 35,6 milioni di euro) ha condiviso il primato con la cooperativa piemontese Viticoltori Associati di Vinchio-Vaglio Serra. «Siamo fieri della riconferma di eccellenza assegnata ai nostri vini, che suggella la bontà della nostra mission aziendale: guardare al mercato con attenzione alla qualità e al territorio di appartenenza» afferma il direttore generale ed enologo della cantina Daniele Accordini. La classifica, che esclude le cooperative altoatesine inserite in classificazione a parte, ha evidenziato i vini Amarone Classico e Vigneti di Jago, il Valpolicella Superiore Verjago, il Ripasso La Casetta ed il Recioto Vigneti di Moron per la linea d’eccellenza Domìni Veneti della Cantina Valpolicella, nonché il Ripasso Le Roselle per la linea Cantina di Negrar.
Sempre in campo internazionale la Cantina Valpolicella ha collaborato con Code (COmpetitions for DEsigners), piattaforma che promuove concorsi di design, nell’organizzazione del concorso internazionale di idee “Wine Mythology Label”. Il concorso, volto alla realizzazione di un’etichetta Limited Edition di Amarone Vigneti di Jago 2012 Domìni Veneti, era dedicato ad Ulisse, l’eroe omerico in cui la cantina riconosce il proprio motto aziendale «Con lo sguardo al futuro». Vincitore del concorso, coordinato da Marina Valenti responsabile relazioni esterne della cantina, è stato lo Slum Design Studio di Firenze, che ha realizzato l’etichetta vincitrice, ispirandosi alle 12 tappe del viaggio di Ulisse narrato nell’Odissea. La giuria internazionale, composta dal wine designer Giacomo Bersanetti, Matteo Miceli costruttore di barche, imprenditore e velista, Giorgio Conti, co-coordinatore degli Archivi della Sostenibilità dell’Università di Cà Foscari di Venezia e dal direttore della Cantina Daniele Accordini, ha scelto l’etichetta vincente tra le 700 presentate.
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