"Se oggi i vini italiani possono tranquillamente competere con quelli francesi - prosegue - il merito indiscutibilmente va a Giacomo Tachis, il più grande enologo italiano del '900.
Personaggio eclettico, ha rivoluzionato il mondo del vino con la tecnica, le intuizioni e le innovazioni che ha saputo introdurre, contribuendo a scrivere le pagine più belle della storia vitivinicola italiana. Fine umanista, possessore di una splendida biblioteca di classici latini e greci, Tachis si era dedicato, negli ultimi tempi, ad una grande ricerca filologica sul legame tra vino e storia e sulle relative implicazioni sul Paesaggio Italiano".
"La viticoltura italiana - conclude Oliverio - rende oggi il suo deferente omaggio alla figura che ha maggiormente contribuito ad esaltarne il suo prestigio in Italia e all'estero".
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